DESIGNER

ALESSANDRA FAVARETTI

La mente creativa

della RAMUShome

L’Architetto Alessandra Favaretti è la “fonte creativa” e figura di riferimento anche per la parte inerente la produzione della RAMUShome.
La richiesta e l’obiettivo da raggiungere è creare una linea di prodotti che negli anni si amplierà e svilupperà, di conseguenza il designer è una figura che rappresenta un tassello fondamentale nell’avvio, nella crescita e sviluppo futuri.
Il progetto aziendale RAMUShome, ha coincidenti la figura del titolare e del designer, Alessandra Favaretti è l’Architetto che alimenterà le creazioni dell’azienda ed allo stesso tempo, la persona che dovrà indirizzarle verso gli obiettivi ed i principi della Mission. Sotto tanti aspetti, il coincidere di queste due professioni, è un grande vantaggio, ma allo stesso tempo si devono spezzare e considerare con lucidità e strategia; quindi spesso il designer ed il titolare, si scontrano e si scontreranno, su delle scelte che non sono condivise, ma anche questo fa parte della trasparenza e di un confronto che vuole essere alla fine, costruttivo ed utile.

A marzo 2016, si intraprende un primo accordo con il designer, inviando a me stessa ed in modo informale, i punti in cui la RAMUShome espone le linee guida di un primo incarico.

IL PRIMO INCARICO

  1. CONDIVIDERE ED APPLICARE LA MISSION AZIENDALE;
  2. PROPORRE UN OGGETTO/PRODOTTO UTILE/INDISPENSABILE E DI USO COMUNE;
  3. PRODOTTO E CICLO PRODUTTIVO, COERENTI CON LA MISSION AZIENDALE;
  4. PRODOTTO CHE PUO’ CREARE UNA COLLEZIONE CON POSSIBILI SVILUPPI FUTURI;
  5. L’USO DEL LEGNO COME MATERIALE PRINCIPALE, SE NON UNICO;
  6. PRODOTTO DEDICATO ALLA VENDITA ON-LINE;
  7. PRODOTTO PER UN TARGET VASTO ED INTERNAZIONALE;
  8. PRODOTTO REALIZZABILE CON LE RISORSE DELL’AZIENDA OGGI;

Ad aprile 2016, si ha la prima risposta ai punti dell’incarico e sotto un certo aspetto c’è stata la prima riunione “costruttiva”, fra titolare e designer e qui di seguito vi espongo sinteticamente, gli sviluppi e le fasi successive avviate.

LA PRIMA RISPOSTA DEL DESIGNER

IL PRIMO CONFRONTO CON L’AZIENDA

CONDIVIDERE ED APPLICARE LA MISSION

La sovrapposizione delle due figure, designer e titolare, garantisce in primis questa richiesta e di conseguenza non vi sono ostacoli nel rispettare questo fondamentale punto.
L’azienda chiederà sempre ai suoi collaboratori o fornitori, di rispettare i principi della Mission aziendale e di applicarli nei rapporti che si costruiranno; in coscienza ci si rende conto che questo sarà uno degli aspetti più difficili e che caratterizza un cambiamento che si vuole intraprende. Un cambiamento faticoso, ma necessario visto i risultati del sistema attualmente utilizzato, che non valuta le conseguenze delle scelte se non che per l’aspetto economico del guadagno. La RAMUShome, vuole qualcosa di diverso e vuole costruire per il futuro e non solo per un presente ed è convinta che il momento sia quello giusto.

PROPORRE UN OGGETTO/PRODOTTO UTILE/INDISPENSABILE E DI USO COMUNE

La proposta che viene accettata e condivisa, è una “sedia“.

PRODOTTO E CICLO PRODUTTIVO, COERENTI CON LA MISSION AZIENDALE

Il prodotto proposto risulta coerente alla Mission aziendale e quindi si procederà alla fase di perfezionamento e di prototipizzazione, sarà proprio durante questo periodo che si verificherà ed applicherà il principio della sostenibilità a 360°, che riguarderà non solo l’uso delle risorse in modo consapevole, ma tutto il ciclo aziendale e gestionale.

PRODOTTO CHE PERMETTERA’ LO SVILUPPO

Il progetto di massima e l’idea che accompagna la “sedia”, verrà poi sviluppato ed ampliato, per creare una collezione di sedute: sedia, sgabello, poltrona, divanetto, panca. In più si associa il concetto di castomizzazione in fase di acquisto, quindi la collezione iniziale, avrà delle varianti che amplieranno la proposta offerta nel futuro.

USO DEL LEGNO COME MATERIALE PRINCIPALE, SE NON UNICO

Il progetto iniziale, prevede l’uso del legno, in massello o pannello di multistrato certificati, ed una ferramenta presente in commercio come fissaggio fra elementi della struttura. La ferramenta verrà eliminata completamente in fase di prototipizzazione, offrendo una collezione interamente realizzata in legname certificato e sostenibile.

PRODOTTO DEDICATO ALLA VENDITA ON-LINE

La sedia concepita dal designer, sarà acquistata in scatola e poi assemblata a casa, quindi l’imballo e la conseguente spedizione è già una componente del progetto. Ma il designer ha accolto questa come una sfida ed è suo obiettivo, avere una scatola di piccole dimensioni, facilmente trasportabile a mano o in bicicletta; nel futuro la vendita potrà essere allargata e non necessariamente on-line e un involucro piccolo e facilmente maneggiabile, garantisce una serie di vantaggi anche gestionali e di stoccaggio.

PRODOTTO PER UN TARGET VASTO ED INTERNAZIONALE

La mente creativa del designer generalmente sviluppa progetti complessi e con una forte valenza estetica compositiva; questa volta però non si vuole un design di nicchia o di moda, ma un prodotto che possiede in se le funzionalità di una seduta, con un design riconoscibile ma non stravolgente. Il disegno si basa su figure rette e nel suo complesso la forma richiama una semplicissima sedia (la sedia che disegnerebbe un bambino), con gli accorgimenti tecnici strutturali e produttivi, coerenti alla Mission aziendale.
L’identità della collezione, sarà quindi riconoscibile, ed allo stesso tempo con un design senza tempo; la castomizzazione e la personalizzazione permetterà alla collezione, di entrare nei contesti più disparati, sia negli spazi privati e domestici che negli spazi pubblici.

PRODOTTO REALIZZABILE CON LE RISORSE DELL’AZIENDA OGGI 2020

Ricordo che in questa fase (2019), l’azienda ufficialmente non è ancora nata e che tutto è realizzato e concepito dalla volontà di avviare un’impresa. Cioè, sotto un’altro punto di vista, una disoccupata, con pochissime risorse economiche che le permettono appena appena di sopravvivere, con una fortissima volontà di riscatto. Un aspetto che deve venire considerato da Alessandra e con cui dovrà continuamente confrontarsi.
La fase di prototipizzazione, generalmente molto costosa, doveva essere affrontata e la proposta/soluzione è stata l’utilizzare un FabLab, in cui si potevano trovare le attrezzature necessarie, con costi veramente ragionevoli.

A maggio 2016 inizia la fase di prototipizzazione, con il perfezionamento del progetto sia di prodotto che aziendale. Un lungo lavoro, anche perché questa volta il designer ha dovuto anche imparare ad utilizzare macchine come un pantografo a 3 assi, trapano a colonna, ecc. Una sfida durata 8 mesi e che alla fine ha prodotto il primo prototipo della sedia, su cui perfezionare il progetto e renderlo esecutivo, lavorare allo sviluppo della collezione e degli accessori e varianti; da qui un continuo confronto con le scelte e possibilità aziendali che hanno dovuto arricchirsi di studi e formazioni, inerenti alla gestione di un’azienda, del marketing e di una strategia coerente e sostenibile per un avvio e una crescita.

Il designer verrà coinvolto in tutte le scelte estetiche e creative e avrà ogni anno dei nuovi incarichi, sia per nuovi prodotti che per varianti e sviluppi per quelli già in essere; una collaborazione ed un rapporto indissolubili.


Per approfondimenti sull’Architetto Alessandra Favaretti